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Assegno di mantenimento: per la valutazione del tenore di vita non basta il reddito dell’obbligato!

Cassazione Civile, Sez. I, ordinanza 3 maggio 2025, n. 11611.   Con l’ordinanza 3 maggio 2025, n. 11611, la Cassazione, Prima Sezione Civile, ha ribadito che la determinazione dell’importo dell’assegno di mantenimento nella separazione dipende senz’altro dal tenore di vita coniugale, ma tale tenore di vita deve essere accertato considerando le effettive condizioni dei coniugi,

Pregiudizio per il minore: anche la dipendenza da videogiochi determina l’intervento del giudice.

Tribunale di Milano, Ordinanza 22 aprile 2025, n. 828.   Il Tribunale di Milano, con l’ordinanza n. 828 del 22.04.2025, adottava provvedimenti indifferibili a tutela di un minore che si trovava in una situazione di grave pregiudizio, causata dalla dipendenza da dispositivi elettronici e dalla decisione di isolarsi progressivamente, assumendo atteggiamenti aggressivi nei confronti della

Inosservanza dei provvedimenti del giudice: 100 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione!

Tribunale di Verona, Sez. delle persone, dei minori e della famiglia, ordinanza del 07.04.2025.   Con l’ordinanza del 07.04.2025, il Tribunale di Verona, Sez. delle persone, dei minori e della famiglia, ha condannato un padre al pagamento di 100 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione di un provvedimento del giudice che gli imponeva, provvisoriamente,

Responsabilità genitoriale e tutela del minore: quando il giudice decide di intervenire!

Cass. Civile, Sez. I, Ordinanza n. 12289.   Con l’ordinanza n. 12289, la Cassazione, Prima Sezione Civile, ribadisce che il superiore interesse del minore deve essere sempre messo al primo posto, anche quando il suo perseguimento comporta l’adozione di provvedimenti, come la decadenza della responsabilità genitoriale, che sono senz’altro dolorosi per i genitori e che,

Separazione e spese straordinarie: quando il giudice decide chi paga cosa!

Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza del 10 aprile 2025.   Con l’ordinanza n. 9392 del 10.04.2025 la Cassazione, Prima Sezione Civile, ha stabilito che le spese straordinarie sostenute senza il preventivo interpello dell’altro genitore possono essere sanzionate nei rapporti tra coniugi ma non ne comportano l’irripetibilità, purché siano rispondenti all’interesse del minore e compatibili con

Marito disoccupato 20 anni: moglie milionaria paga assegno divorzile

Cassazione, sez. I, ordinanza 16 febbraio 2025, n. 3952 La quantificazione dell’assegno alimentare e dell’assegno divorzile con funzione assistenziale può risultare notevolmente differente nel quantum nel caso di patrimoni ingenti. Nella specie è stato confermato l’assegno di euro 3.500 in favore dell’ex marito 68enne, il quale non aveva mai lavorato nei 20 anni di matrimonio,

L’assegno di separazione va parametrato al tenore di vita durante la convivenza

In tema di separazione personale tra coniugi, ai fini della determinazione dell’assegno ciò che rileva è l’accertamento del tenore di vita condotto dalle parti quando vivevano insieme, da rapportare alle condizioni reddituali e patrimoniali esistenti al momento della separazione. Ai fini del compimento di entrambi gli accertamenti (le condizioni economico-patrimoniali durante la convivenza e quelle

Assegno alimentare e assegno divorzile con funzione assistenziale. Differenti nel quantum se i patrimoni sono ingenti

Cass. Civ., Sez. I, ord. 16 febbraio 2025 n. 3952 Nella maggior parte dei casi la differenza concreta tra un assegno di divorzio privato della sua componente compensativa -perequativa e un assegno alimentare potrebbe essere di scarso rilievo: se la finalità assistenziale assume rilievo preponderante rispetto a quella perequativo-compensativa, la quantificazione dell’assegno divorzile deve tendenzialmente

Per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità naturale non è obbligatoria la nomina del curatore speciale del minore.

Cass. Civ., Sez. I, ord. 9 dicembre 2024, n. 31567 Nel procedimento per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità naturale, la nomina del curatore speciale è eventuale ed è frutto di una scelta discrezionale del giudice, che non determina una legittimazione concorrente con quella del genitore, né, tantomeno, la esclude, di guisa che nessun

Assegno divorzile con finalità assistenziale alla moglie che in costanza di matrimonio ha subito le imposizioni del marito maltrattante.

Cass. Civ., Sez. I, ord. 13 dicembre 2024, n. 32354 Il legislatore ha riconosciuto la possibilità di agire in revocazione anche nel caso di figlio già concepito al momento della donazione, attribuendo rilievo alla successiva nascita rispetto alla donazione, malgrado dell’imminente arrivo il donante fosse già consapevole. Presupposto negativo indicato dall’art. 803 cod. civ. è

Assegno di mantenimento in favore della prole: non rilevano le condizioni economiche dei genitori dell’obbligato

Cass. Civ., Sez. I, ord. 13 dicembre 2024, n. 32365 In tema di assegno di mantenimento per i figli trova applicazione il principio secondo cui, in sede di separazione, ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento in favore del coniuge, non rilevano le condizioni economiche dei genitori del soggetto obbligato, giacché questi, una volta che

Per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità naturale non è obbligatoria la nomina del curatore speciale del minore.

Cass. Civ., Sez. I, ord. 9 dicembre 2024, n. 31567 Nel procedimento per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità naturale, la nomina del curatore speciale è eventuale ed è frutto di una scelta discrezionale del giudice, che non determina una legittimazione concorrente con quella del genitore, né, tantomeno, la esclude, di guisa che nessun

La revoca dell’assegnazione della casa coniugale non giustifica l’automatico aumento dell’assegno divorzile

Cass. Civ., Sez. I, ord. 13 giugno 2024 n. 16462 In tema di divorzio, la revoca dell’assegnazione della casa familiare al coniuge beneficiario dell’assegno divorzile non giustifica l’automatico aumento di tale assegno, trattandosi di un provvedimento che ha come esclusivo presupposto l’accertamento del venir meno dell’interesse dei figli alla conservazione dell’habitat domestico, in conseguenza del

Il giudice d’appello deve considerare l’evoluzione delle condizioni delle parti verificatasi nelle more del giudizio

Cass. Civ., Sez. I, ord. 10 giugno 2024 n. 16050 Nei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio il giudice d’appello, nel rispetto del principio di disponibilità e di quello generale della domanda, è tenuto a considerare l’evoluzione delle condizioni delle parti verificatasi nelle more del giudizio. Il

Legittimità dell’adozione per incapacità genitoriale

Cass. Civ., Sez. I, ord. 17 giugno 2024 n. 16716 Laddove risulti accertato dal giudice di merito che sussiste l’inidoneità conclamata della madre ad occuparsi della minore in considerazione dell’interesse superiore dello stesso, deve essere dichiarato lo stato di adottabilità, stante la incapacità genitoriale.Nel caso di specie, la Corte d’Appello, con ampia ed adeguata motivazione

Reversibilità. L’assegno divorzile non è un limite legale alla quota di pensione attribuibile all’ex coniuge

Cass. Civ., Sez. I, ord. 10 giugno 2024 n. 16053 La ripartizione del trattamento di reversibilità tra coniuge divorziato e coniuge superstite deve essere effettuata, oltre che sulla base del criterio della durata dei matrimoni, ponderando ulteriori elementi correlati alla finalità solidaristica dell’istituto, tra i quali la durata delle convivenze prematrimoniali, tenendo, tuttavia, distinta la

In difetto di autorizzazione all’azione dell’Amministratore di Sostegno va disposta l’integrazione del contraddittorio.

Cass. Sez. I Civ., Ord. 26 marzo 2024, n. 8088 Ai sensi dell’art. 101, secondo comma, c.p.c. l’obbligo del giudice di stimolare il contraddittorio sulle questioni rilevate d’ufficio non riguarda le questioni di diritto ma quelle di fatto, ovvero miste di fatto e di diritto, che richiedono non una diversa valutazione del materiale probatorio, bensì

L’attività di lavoro prestata dal convivente non può darsi per forza gratuita.

Cass. Civ., Sez. Lav.., Ord. 11 aprile 2024, n. 9778 L’attività lavorativa e di assistenza svolta in favore del convivente “more uxorio” assume la connotazione di una obbligazione naturale, nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza, quando sia espressione dei vincoli di solidarietà ed affettività di fatto esistenti, alternativi a quelli tipici di un

Misure cautelari legittime per chi sfoga su moglie e figlia i suoi istinti e le sue frustrazioni

Cass. Pen., Sez. VI, sent.16 aprile 2024, n. 15669 In tema di misure cautelari, nella nozione di “elementi a favore” che devono essere valutati dal giudice a pena di nullità dell’ordinanza, rientrano soltanto elementi di natura oggettiva e concludente, rimanendo escluse le mere posizioni difensive, le semplici prospettazioni di tesi alternative e gli assunti chiaramente

Il dissenso all’adozione da parte del genitore sociale del genitore biologico decaduto dalla responsabilità genitoriale non rileva.

Cass. Civ., Sez. I, Ord. 12 aprile 2024, n. 9939 Indipendentemente dalla dichiarazione di decadenza dalla responsabilità genitoriale, in tema di adozione in casi particolari, l’effetto ostativo del dissenso del genitore biologico all’adozione da parte del genitore sociale deve essere valutato esclusivamente sotto il profilo della conformità all’interesse del minore, sicché il genitore biologico può

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