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La revoca dell’assegnazione della casa coniugale non giustifica l’automatico aumento dell’assegno divorzile

Cass. Civ., Sez. I, ord. 13 giugno 2024 n. 16462 In tema di divorzio, la revoca dell’assegnazione della casa familiare al coniuge beneficiario dell’assegno divorzile non giustifica l’automatico aumento di tale assegno, trattandosi di un provvedimento che ha come esclusivo presupposto l’accertamento del venir meno dell’interesse dei figli alla conservazione dell’habitat domestico, in conseguenza del

Il giudice d’appello deve considerare l’evoluzione delle condizioni delle parti verificatasi nelle more del giudizio

Cass. Civ., Sez. I, ord. 10 giugno 2024 n. 16050 Nei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio il giudice d’appello, nel rispetto del principio di disponibilità e di quello generale della domanda, è tenuto a considerare l’evoluzione delle condizioni delle parti verificatasi nelle more del giudizio. Il

Legittimità dell’adozione per incapacità genitoriale

Cass. Civ., Sez. I, ord. 17 giugno 2024 n. 16716 Laddove risulti accertato dal giudice di merito che sussiste l’inidoneità conclamata della madre ad occuparsi della minore in considerazione dell’interesse superiore dello stesso, deve essere dichiarato lo stato di adottabilità, stante la incapacità genitoriale.Nel caso di specie, la Corte d’Appello, con ampia ed adeguata motivazione

Reversibilità. L’assegno divorzile non è un limite legale alla quota di pensione attribuibile all’ex coniuge

Cass. Civ., Sez. I, ord. 10 giugno 2024 n. 16053 La ripartizione del trattamento di reversibilità tra coniuge divorziato e coniuge superstite deve essere effettuata, oltre che sulla base del criterio della durata dei matrimoni, ponderando ulteriori elementi correlati alla finalità solidaristica dell’istituto, tra i quali la durata delle convivenze prematrimoniali, tenendo, tuttavia, distinta la

In difetto di autorizzazione all’azione dell’Amministratore di Sostegno va disposta l’integrazione del contraddittorio.

Cass. Sez. I Civ., Ord. 26 marzo 2024, n. 8088 Ai sensi dell’art. 101, secondo comma, c.p.c. l’obbligo del giudice di stimolare il contraddittorio sulle questioni rilevate d’ufficio non riguarda le questioni di diritto ma quelle di fatto, ovvero miste di fatto e di diritto, che richiedono non una diversa valutazione del materiale probatorio, bensì

L’attività di lavoro prestata dal convivente non può darsi per forza gratuita.

Cass. Civ., Sez. Lav.., Ord. 11 aprile 2024, n. 9778 L’attività lavorativa e di assistenza svolta in favore del convivente “more uxorio” assume la connotazione di una obbligazione naturale, nel rispetto dei principi di proporzionalità e adeguatezza, quando sia espressione dei vincoli di solidarietà ed affettività di fatto esistenti, alternativi a quelli tipici di un

Misure cautelari legittime per chi sfoga su moglie e figlia i suoi istinti e le sue frustrazioni

Cass. Pen., Sez. VI, sent.16 aprile 2024, n. 15669 In tema di misure cautelari, nella nozione di “elementi a favore” che devono essere valutati dal giudice a pena di nullità dell’ordinanza, rientrano soltanto elementi di natura oggettiva e concludente, rimanendo escluse le mere posizioni difensive, le semplici prospettazioni di tesi alternative e gli assunti chiaramente

Il dissenso all’adozione da parte del genitore sociale del genitore biologico decaduto dalla responsabilità genitoriale non rileva.

Cass. Civ., Sez. I, Ord. 12 aprile 2024, n. 9939 Indipendentemente dalla dichiarazione di decadenza dalla responsabilità genitoriale, in tema di adozione in casi particolari, l’effetto ostativo del dissenso del genitore biologico all’adozione da parte del genitore sociale deve essere valutato esclusivamente sotto il profilo della conformità all’interesse del minore, sicché il genitore biologico può

È configurabile il risarcimento del danno non patrimoniale da identificare con qualsiasi conseguenza pregiudizievole della lesione

Cass. Civ., Sez. III, Ord., 16 aprile 2024, n. 10155 Il giudice del merito è tenuto a valutare tanto le conseguenze subite dal danneggiato nella sua sfera morale (che si collocano nella dimensione del rapporto del soggetto con sé stesso), quanto quelle incidenti sul piano dinamico – relazionale della sua vita (che si dipanano nell’ambito

Il giudizio sul quantum del mantenimento dei figli deve tener conto della sua bidimensionalità

Cass. Civ., Sez. I, Ord., 11 aprile 2024, n. 9839 Nel quantificare l’ammontare del contributo dovuto dal genitore non collocatario per il mantenimento del figlio, anche se maggiorenne e non autosufficiente, deve osservarsi il principio di proporzionalità, che richiede una valutazione comparata dei redditi di entrambi i genitori, oltre alla considerazione delle esigenze attuali del

Decesso della madre. Decadenza dalla responsabilità genitoriale per il padre che si disinteressa del minore – Cass. Civ., Sez. I, ord. 4 aprile 2024 n. 8911

Qualora venga accertata l’incapacità di un genitore di stabilire una valida relazione affettiva con il figlio ed il pregiudizio che a quest’ultimo deriva dai comportamenti abnormi del padre, minando il regolare sviluppo psicofisico del figlio, già reso particolarmente vulnerabile per la morte della madre, sussistono le condizioni previste per la declaratoria della decadenza dalla responsabilità

Mantenimento dei figli. L’obbligo permane fino alla data in cui risultino non autosufficienti – Cass. Civ., Sez. I, ord. 2 aprile 2024 n. 8629

Il genitore è tenuto alla corresponsione del contributo di mantenimento della figlia, fino alla data in cui risulti non autosufficiente sul piano economico poiché l’obbligo di mantenimento grava su entrambi i genitori, anche per il figlio maggiorenne, quando questi non abbia raggiunto la autosufficienza economica anche se la quantificazione richiede la valutazione comparata dei redditi

Assegno divorzile solo assistenziale quando è indimostrato l’apporto fornito dal richiedente.

Corte d’Appello Milano, sent. 29 dicembre 2023 Qualora sia investito della domanda di corresponsione di assegno divorzile, il giudice del merito deve accertare, in virtù delle allegazioni puntuali e specifiche da parte del coniuge richiedente, onerato della relativa prova, l’impossibilità di quest’ultimo di vivere autonomamente e dignitosamente e la necessità di compensarlo per il particolare

Separazione giudiziale. Ai fini dell’assegno di mantenimento, occorre accertare il tenore di vita della famiglia

Cass. Civ., Sez. I, ord. 10 gennaio 2024 n. 918 n tema di separazione giudiziale dei coniugi, ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento in favore del coniuge economicamente più debole e dei figli minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti, occorre accertare il tenore di vita della famiglia durante la convivenza dei coniugi, assumendo a

Successione ereditaria e prova dell’inquinamento doloso della volontà del testatore

Cass. Civ., Sez. II, Sent., 31 agosto 2023, n. 25521 Il rispetto assoluto della volontà del testatore impone che, al fine di poter affermare che una disposizione testamentaria sia affetta da dolo, non è sufficiente dimostrare una qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore, se del caso mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni; occorre,

Scontro tra genitori per l’iscrizione alla scuola. Il provvedimento adottato in sede di reclamo è ricorribile in cassazione

Cass. Civ., Sez. I, ord. 19 settembre 2023 n. 26820 Il provvedimento adottato ai sensi dell’art. 709 ter cpc dalla Corte d’appello in sede di reclamo, al fine di risolvere la controversia insorta tra genitori, avente ad oggetto la scelta per il figlio minore di frequentare o meno una scuola dell’infanzia pubblica piuttosto che privata,

La convivenza coniugale per almeno tre anni non impedisce la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio

Cass. civ., Sez. I, Ord. 8 agosto 2023, n. 24183 La convivenza “come coniugi” costituisce un elemento essenziale del “matrimonio-rapporto” e, ove si protragga per almeno tre anni dalla celebrazione, integra una situazione giuridica di “ordine pubblico italiano” che, tuttavia, non impedisce la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità per vizi genetici del “matrimonio-atto”, a

GPA. Ancora un no alla trascrizione dell’atto di nascita

Cass. Civ., Sez. I, ord. 21 settembre 2023 n. 26967 Il minore nato all’estero mediante il ricorso alla surrogazione di maternità ha un diritto fondamentale al riconoscimento, anche giuridico, del legame sorto in forza del rapporto affettivo instaurato e vissuto con il genitore d’intenzione. Tale esigenza è garantita attraverso l’istituto dell’adozione in casi particolari, ai

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