La convivenza coniugale per almeno tre anni non impedisce la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio

Cass. civ., Sez. I, Ord. 8 agosto 2023, n. 24183

La convivenza “come coniugi” costituisce un elemento essenziale del “matrimonio-rapporto” e, ove si protragga per almeno tre anni dalla celebrazione, integra una situazione giuridica di “ordine pubblico italiano” che, tuttavia, non impedisce la delibazione della sentenza ecclesiastica di nullità per vizi genetici del “matrimonio-atto”, a loro volta presidiati da nullità nell’ordinamento italiano.